Realizzazione di uno spettacolo teatrale di ricerca a carattere performativo e mutidimensionale. Un organismo in mutazione in cui il protagonista, qui rappresentato come entità fisicamente astratta della nostra realtà, rivive come in universi paralleli, quelle che sono le sue percezioni del mondo, della sua realtà, in un prima e un dopo, assente dal tempo e dallo spazio fisico. L’allestimento esteso alla totalità della sala crea un ambiente immersivo in cui il set tecnologico è parte integrante della scena.
Lo spettatore è attore in uno spazio sensoriale di suoni, luce, musica e proiezioni video. Interferenze dal mondo virtuale della piattaforma di Second life creano un inedito cortocircuito spazio-temporale per una fruizione multi_dimensionale dell’evento amplificato dai performers: distorsori della realtà e animatori di allucinazioni transitorie.
Il progetto, realizzato dal laboratorio L@birinti con_temporanei, è
stato ideato da Simona Ortolan, Tiziana Amicuzi in collaborazione con
Emanuela Bonella, Maurizio Crocco, Mario Leante, Luigi Maria Mascioli,
Andrea Moneta (Archabout), Maria Francesca Marasà, Adalgisa Nicolazzi,
Tiziana Proietti, Alessia Zarzani (Nu@nce), Juri Bianchi.