Master Scenografia Urbana teatrale Digitale

Programma del master - materie

B - MATERIE FORMAZIONE DI BASE  - 6 moduli

Tutor area: prof. Andrea Moneta

B1 – Storia della Scenografia 

Il modulo illustra la storia degli spazi teatrali e della scenografia dalle origini ad oggi, attraverso l’evoluzione dei generi teatrali. Verrà inoltre approfondito lo specifico rapporto tra Scenografia e Arte che, attraverso un percorso  iconografico, evidenzia le continue e reciproche influenze.

B2 – Storia del Teatro Contemporaneo

Inquadramento storico-filosofico-architettonico incentrato sul teatro del XX° secolo, dalle avanguardie alle nuove esigenze della rappresentazione scenografica. Nel modulo saranno approfonditi alcuni temi specifici: il rapporto tra scena antica e moderna; il rapporto attore-spettatore; il ruolo della luce; il luogo scenico.

B3 – Antropologia della cultura teatrale

Il Corso è volto a fornire agli studenti una panoramica su alcune tematiche chiave del rapporto fra arti teatrali/performative, cultura e società: il Teatro come pratica di denuncia sociale e politica, il Teatro tra Oriente e Occidente, Il Teatro di Figura, il Circo e la Danza. 

B4 - Luogo, artefatto e linguaggio: il territorio, la città, l’arte come narrativa

Il modulo affronta il  concetto di scenografia come costruzione di un luogo, dal paesaggio alla città, indagando in termini generali il rapporto tra arte, luogo e linguaggio.  Il Corso inquadra la scenografia come forma d’espressione artistica. L’ avanguardia artistica del secondo novecento sviluppa un’ulteriore e più radicale critica dello spazio per l’arte. In particolare, l’avanguardia concepisce l’arte come fatto narrativo, legato strettamente all’esperienza individuale nel territorio, in antitesi con il concetto modernista dell’arte come oggetto distaccato di contemplazione. Lo spazio fisico, luogo della consolidata relazione tra opera e spettatore, viene sostituito dall’empirica esperienza relazionale, ovvero l’investigazione psichica dei territori urbani

B5 - Scenografia del cyberspace: teorie dell’interattività

Il Corso sviluppa il concetto di scenografia come costruzione di un ambiente: dal teatro al digitale, indaga le  teorie dell’interattività come nuovo paradigma spaziale. La comunicazione/rappresentazione diventa un processo che si svolge senza una prestabilita gerarchia e che coinvolge gli utenti a vari livelli, riflettendo un approccio che richiede immissioni di dati da ambedue i soggetti: attore e spettatore; quest’ultimo acquista un  ruolo attivo nel processo, diventando coautore nella realizzazione dei significati. Non è tanto importante discutere l’uso degli strumenti interattivi e della tecnologia, quanto piuttosto riconoscere la necessità di rendere lo spazio interattivo.

B6 – La scena immateriale. e-motion: nuovi confini d’interattività vasta


U - MATERIE SCENOGRAFIA URBANA – 5 moduli

Tutor area: arch. Ilaria Vasdeki

U1 - Scenografia Urbana

Il modulo introduce il concetto di scenografia urbana come prospettiva progettuale per intervenire sugli spazi pubblici della città. Viene approfondito il concetto di “culturalizzazione dello spazio”, fornendo ampio spazio ad un’analisi del rapporto luogo-comunità-pratiche. Ispirandosi alla rappresentazione del reale, il corso intende fornire un’approccio integrato alle problematiche emergenti della città contemporanea ed è volto a ripensare  i contenuti dello spazio pubblico in stretto rapporto con il mondo sensibile degli abitanti.

U2 - Strutture del territorio paesaggio:  la lettura storico- morfologica, principi di ecologia urbana

Il modulo introduce alcuni concetti propri della ecologia del paesaggio: il territorio-paesaggio, viene interpretato nella sua dimensione di sistema di sistemi interagenti secondo un processo continuo di trasformazioni.  In particolare si evidenzia il rapporto di relazione tra ambiente fisico e sistemi antropici nel modo dell’uso e riuso processuale dei luoghi.

U3 - Pratiche ed estetiche della città contemporanea

Il modulo approfondisce il rapporto tra arte e città, a partire dalle avanguardie storiche del 900   (dadaismo, surrealismo, lettrismo, situazionismo) fino all’arte pubblica e relazionale. La città come sistema in continua evoluzione viene analizzata e rappresentata in maniera inedita dall’artista che cerca di rendere visibili contraddizioni, problematiche e risorse. Dalla rappresentazione della città, all’interazione con gruppi e comunità, la storia delle pratiche artistiche inferisce sempre più con i grandi processi di trasformazione del territorio contemporaneo, talvolta influenzandone processi e politiche.

U4 - Politiche ed economie del territorio culturale

Il corso intende fornire una panoramica accurata dei nuovi scenari a cavallo tra arte  e politiche territoriali: dalla tutela alla salvaguardia del paesaggio fisico, dalla valorizzazione delle pratiche culturali al ripensamento delle modalità processuali d’intervento nella città. Il corso fornisce inoltre alcuni esempi di modelli di sviluppo approfondendo strumenti attuativi, ruoli e compiti dell’amministrazione pubblica, dei cittadini, e dei mediatori.

U5 - Territorio-laboratorio: un caso di studio nel territorio romano

La fase laboratoriale del corso offre la possibilità di sperimentare direttamente “sul campo” le nozioni acquisite e di confrontarsi con la realtà. Il laboratorio ha carattere immersivo, si svolge in situ, a stretto contatto con la comunità. Ad un’analisi delle pratiche e del rapporto culturale stabilito dalle persone con il luogo,  segue una prospettiva progettuale che si pone l’obiettivo di valorizzare l’ambiente e le relazioni che in esso prendono corpo.


T - MATERIE SCENOGRAFIA TEATRALE  - 6 moduli

Tutor area: arch.Emanuela Bonella

T1 – Metodi e tecniche di rappresentazione manuali

Il Corso fornisce le nozioni generali e le tecniche di disegno manuale: il rilievo dello spazio scenico/urbano, i bozzetti, i metodi di restituzione prospettica, lo storyboard, la presentazione grafica dei progetti, applicazioni delle tecniche di rappresentazioni digitali in 2d e 3d.

T2 – Modellismo e prototipazione

Il Corso si propone come obiettivi la conoscenza e l’uso del plastico come strumento di verifica progettuale e mezzo di comunicazione, anche attraverso l’apprendimento delle tecniche di base e dei materiali d’uso più comune.

T3 – Tecniche esecutive e materiali per la realizzazione di un progetto di scenografia

Obiettivo del Corso è quello di costruire le tappe di un percorso progettuale attraverso una costante alternanza tra il Sapere e il Saper Fare, finalizzate alla conoscenza teorico/pratica di nuove ed antiche tecnologie e materiali dell’allestimento teatrale.

T4 - Storia, teoria e tecniche dell’illuminazione teatrale

Il Corso mira a fornire una panoramica sull’uso della luce dalle origini alle nuove tecnologie, con riferimenti alla luce nell’arte, approfondimenti specifici per la luce teatrale, simbologia della luce in palcoscenico.

T5 - La produzione di uno spettacolo: processi e metodi della progettazione scenografica

Il Corso è volto a fornire la conoscenza dei criteri e delle metodologie della progettazione scenografica, con approfondimento dei processi e delle figure professionali coinvolte nella produzione di uno spettacolo attraverso interviste a quei professionisti che, assieme allo scenografo, costituiscono la catena di montaggio di una produzione teatrale. Si affronteranno inoltre gli aspetti tecnico/produttivi in relazione alle specifiche differenze con gli ambiti televisivo e cinematografico. 

T6 - Laboratorio di Scenografia teatrale

Nel laboratorio verranno messe a sistema le competenze ed i risultati acquisiti nell’ambito didattico; dal punto di vista operativo da una esperienza diretta di progettazione e realizzazione presso un laboratorio di scenotecnica, delle scene per uno spettacolo in cartellone al Teatro Vascello di Roma nella stagione 2009/2010, si passerà al loro allestimento finale nel suddetto teatro.

M - MATERIE SCENOGRAFIA MULTIMEDIALE E VIRTUALE  - 6 moduli

Tutor area: arch. Mario Luca R. Leante

M1 – Linguaggi e metodi delle Arti elettronico-digitali

Partendo dall’Arte elettronico-digitale, il modulo affronta i nuovi codici del teatro contemporaneo dall’uso del linguaggio video fino alle più recenti espressioni/ibridazioni fra teatro, arte e scienza. Si affronterà inoltre la nuova realtà della città che si fa teatro nell’interazione di scena urbana, architettura e nuove tecnologie. Gli studenti completeranno la preparazione assistendo a mostre e spettacoli in cartellone a Roma nel periodo di svolgimento del master.

M2 – Strumenti e tecniche multimediali per la Scena

Modulo a carattere prettamente laboratoriale che punta alla progettazione e alla realizzazione di elementi multimediali e performativi concepiti per essere parte integrante del progetto di allestimento scenico oggetto del Laboratorio di Scenografia Teatrale. In particolare si affronterà l’interazione sulla scena e per la scena degli elementi video, luce, suono e corpo, articolando la didattica in quattro workshop tematici interagenti tra loro.

M3 –Basi di Computer Grafica tridimensionale

Obiettivo della materia è di fornire le basi per la modellazione, animazione, testurizzazione e rendering di modelli tridimensionali da utilizzare sia come modelli di verifica, che come oggetti virtuali di scena.

M4 - Elaborazione digitale delle immagini

Come si realizzano set extension e matte painting. L'illustrazione digitale applicata alle necessità della scenografia cinematografica e teatrale. Cenni di composizione digitale (Compositing) per creare visual effects ed assemblare le scene girate con tutti gli elementi del visual effect (tridimensionali, painting, etc.).

M5 – Scenografia dei mondi virtuali e ibridi

Il digitale ha prodotto uno strappo molto più grave delle avanguardie artistiche; uno strappo che fa sentire i più anziani fuori gioco e i "giovani"  liberi di creare qualunque cosa, perchè tanto riceverà la sua validità dal semplice fatto di essere nuova”. La tecnologia non ammette obiezioni; ha la capacità di sopraffare il ragionamento. Nell’obiettivo di recuperare la consapevolezza del progetto, la materia si propone di impostare le basi teoretiche su cui produrre un "accadimento" dinamico, una narrazione plurisensoriale di cui però si possa dire che nasce da "un ritrovato rapporto con la storia".

In particolare le lezioni si articoleranno su due temi:

- rapporti fra il funzionamento dei modellatori 3D ed i mondi virtuali (metaverso)

- rapporti fra il linguaggio della forma (in)formata e la rappresentazione teatrale

M6 - Strumenti e tecniche di cattura del movimento corporeo: Motion Capture dal reale al virtuale

Il modulo, di carattere teorico-pratico, sperimenterà i rapporti fra il funzionamento dei modellatori 3D e le potenzialità della Motion Capture. Partendo dalla storia della biomeccanica del movimento e dall’analisi strumentale del movimento umano, si analizzeranno i tipi di Motion Capture e i possibili campi di applicazione. In particolare si approfondirà l’uso della mocap a teatro e al cinema, per giungere infine all’animazione e la computer grafica nella trasfigurazione dei dati dal reale al virtuale.